La pressione di Trump su Apple - II settimana di maggio 2025
di Claudia Giulia Ferraùto - 16 maggio 2025
Questo articolo fa parte della Newsletter settimanale “Tech e Privacy”
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La pressione di Trump su Apple
Durante un summit a Doha il 14 maggio 2025, Trump ha affrontato il CEO di Apple, Tim Cook, esprimendo il suo disappunto per il piano dell’azienda di espandere la produzione di iPhone in India per il mercato statunitense. “Abbiamo lasciato che costruissi impianti in Cina per anni, ora vogliamo che produci negli States”, avrebbe detto Trump, secondo The Guardian. Il presidente ha aggiunto che Apple starebbe “aumentando” la produzione negli USA, senza però fornire dettagli concreti.
Questa mossa si inserisce nella strategia di Trump di usare dazi e pressioni politiche per riportare posti di lavoro in America. Le sue tariffe, parte di una politica di “reciproco protezionismo”, colpiscono Cina (54%, ridotti da un massimo del 145% per gli smartphone), India (26%, temporaneamente sospeso per 90 giorni) e Vietnam (46%). Apple, che assembla l’85% degli iPhone in Cina, sta diversificando la sua supply chain verso India e Vietnam per ridurre la dipendenza da Pechino. In India, l’azienda punta a produrre il 25% degli iPhone globali entro pochi anni, con oltre 60 milioni di dispositivi destinati agli USA entro il 2026 (The Guardian).
L’India come alternativa strategica
Apple ha intensificato la produzione in India dal 2017, iniziando con modelli base e passando di recente a iPhone Pro e Pro Max. Oggi, il 20% della produzione globale di iPhone avviene in India, dove l’azienda ha anche avviato una joint venture da 433 milioni di dollari con Foxconn e HCL Group per produrre chip (CNBC). A marzo 2025, Apple ha spedito 600 tonnellate di iPhone (circa 1,5 milioni di dispositivi) dall’India agli USA con voli cargo per aggirare i dazi (Reuters).
L’India offre manodopera qualificata, costi competitivi e un mercato in crescita, oltre al sostegno del governo locale. Spostare la produzione qui è una mossa strategica per Apple, soprattutto in un contesto di tensioni geopolitiche con la Cina. Tuttavia, Trump vede questa transizione come un ostacolo alla sua visione di un’America manifatturiera.
Un IPhone “Made in USA”: si può fare davvero?
L’idea di un iPhone prodotto interamente negli Stati Uniti è un simbolo potente per l’agenda “America First” di Trump. La Casa Bianca sostiene che gli USA hanno “la forza lavoro e le risorse” per riuscirci, citando l’investimento di 500 miliardi di dollari di Apple nel paese (Bloomberg). Tuttavia, questo include principalmente componenti e un nuovo stabilimento per server AI a Houston, non la produzione di massa di iPhone.
Gli esperti sono scettici. Già alcune settimane fa in questo Settimanale avevo riportato una stima che valutava l’idea di un iPhone prodotto negli USA: costerebbe tra 1.500 e 3.500 dollari, rispetto agli attuali 1.000-1.200, a causa di salari elevati e della mancanza di un ecosistema manifatturiero avanzato . Ci vorrebbero anni per costruire le infrastrutture necessarie. Fraser Johnson della Ivey Business School evidenzia l’assenza di una forza lavoro flessibile e infrastrutture adeguate negli USA (The Guardian).
Spostare anche solo il 10% della supply chain asiatica negli Stati Uniti richiederebbe tre anni e 30 miliardi di dollari, con gravi interruzioni produttive (Wedbush Securities). Inoltre, un iPhone è composto da oltre 1.000 componenti provenienti da 50 paesi, rendendo una produzione interamente domestica quasi impossibile senza un intervento massiccio. Oggi, Apple produce solo il Mac Pro negli USA, un prodotto di nicchia con volumi bassi, e non ha annunciato piani concreti per gli iPhone.
Impatti economici e geopolitici
Le tariffe di Trump hanno già scosso Apple, che ad aprile 2025 ha perso 300 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato (CNBC). Per mitigare i costi, l’azienda potrebbe aumentare i prezzi (fino al 17-18%, secondo Morgan Stanley) o ridurre i margini di profitto, rischiando però di perdere competitività in un mercato degli smartphone già saturo.
Geopoliticamente, forzare Apple ad abbandonare l’India potrebbe alienare un partner strategico come Nuova Delhi, che sta investendo per diventare un hub manifatturiero alternativo alla Cina (BBC). Inoltre, la produzione in India ha creato decine di migliaia di posti di lavoro, anche se in condizioni spesso criticate (Gizmodo). Negli USA, invece, nuove fabbriche sarebbero probabilmente altamente automatizzate, limitando l’impatto sull’occupazione.
A mio parere
L’idea di un iPhone “Made in USA” è forse suggestiva, ma irrealistica nel breve/medio termine. Trump parla di fabbriche americane, ma la realtà di Apple è radicata in un’economia globale interdipendente. La sfida per l’azienda e gli Stati Uniti sarà bilanciare ambizioni protezionistiche con la necessità di innovazione, accessibilità e stabilità economica.
Una sfida sistemica
La retorica di Trump semplifica un problema complesso. La supply chain globale di Apple, ottimizzata per costi ed efficienza, è il risultato di decenni di globalizzazione. Spostare la produzione negli USA non è solo una questione di volontà politica, ma richiede un ripensamento dell’economia globale.
La visione di Trump risponde però a un sentimento reale: la perdita di posti di lavoro manifatturieri negli USA, colpiti dalla globalizzazione. Riportare la produzione potrebbe creare occupazione, ma a costi proibitivi. Un iPhone da 3.500 dollari, come stimato dagli analisti, sarebbe inaccessibile per molti, riducendo la domanda e danneggiando Apple, un colosso dell’economia americana. Inoltre, la mancanza di infrastrutture e competenze specializzate negli Stati Uniti rende questo obiettivo più simbolico che praticabile.
Geopoliticamente, forzare Apple ad abbandonare l’India ignora il ruolo strategico di questo paese come alternativa alla Cina. Con un mercato in crescita e il sostegno governativo, come il progetto Foxconn da 433 milioni di dollari, l’India è cruciale per diversificare la supply chain di Apple (BBC). Un ritorno forzato negli USA rischierebbe di rallentare questa transizione e di alienare un partner chiave come Nuova Delhi.
Sul piano etico, la retorica di Trump sottovaluta le implicazioni sociali. La produzione in India ha creato migliaia di posti di lavoro, sebbene in condizioni spesso criticate (Gizmodo). Negli USA, nuove fabbriche sarebbero probabilmente automatizzate, limitando l’impatto sull’occupazione. Inoltre, smantellare le supply chain globali, che hanno sostenuto decenni di crescita economica, potrebbe innescare una recessione autoinflitta.
Il dibattito Trump-Cook rischia di oscurare le dinamiche sistemiche. Apple non è solo una vittima delle tariffe, ma un attore globale abile nel navigare pressioni politiche ed economiche. La sua storia di esenzioni dai dazi suggerisce che potrebbe mitigare gli impatti anche ora. Tuttavia, il rischio a lungo termine è un mondo frammentato da guerre commerciali, che eroderebbe l’efficienza delle supply chain, penalizzando consumatori e lavoratori globali.
In conclusione, un iPhone “Made in USA” richiederebbe un ripensamento talmente radicale dell’economia globale, da renderlo incompatibile con la realtà del capitalismo moderno. Apple dovrà trovare un equilibrio tra le pressioni di Trump e le dinamiche internazionali, senza compromettere il suo modello di business o il mercato globale.
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Analista indipendente, opero con passione per la verità e l’informazione, tutelata dall’articolo 21 della Costituzione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dopo il praticantato, ho scelto di cancellarmi per coerenza etica in relazione ad esperienze con figure istituzionali. Laureata con lode in Architettura e Urbanistica, ho affinato la mia analisi tra studi professionali, cantieri navali e ricerca tecnologica. Ho collaborato con testate come Il Foglio, L’Espresso e Il Sole 24 Ore, contribuendo con articoli e analisi. Da tre anni curo una rubrica di tecnologia negli spazi dell’Istituto Bruno Leoni, approfondendo temi di innovazione e analisi. Co-autrice e curatrice del libro “Intelligenza Artificiale: cos’è davvero” con prefazione di Piero Angela, per Bollati Boringhieri.
Fonti principali:
The Verge (Meta’s AI app is a nightmarish social feed): https://www.theverge.com/2025/5/5/660543/meta-ai-app-social-feed
The Verge (Meta releases AI app to compete with ChatGPT): https://www.theverge.com/2025/4/30/660222/meta-ai-app-chatgpt-competitor
The Verge (Mark Zuckerberg is planning a premium tier and ads for Meta’s AI app): https://www.theverge.com/2025/5/1/660369/mark-zuckerberg-meta-ai-app-premium-tier-ads
The Verge (Meta): https://www.theverge.com/meta
The Verge (Artificial Intelligence): https://www.theverge.com/ai-artificial-intelligence
The Verge (Meta’s AI-generated bot profiles are not being received well): https://www.theverge.com/2025/1/3/657468/meta-ai-generated-bot-profiles-instagram-facebook
The Verge (Meta fed its AI on everything adults have publicly posted since 2007): https://www.theverge.com/2024/9/12/655593/meta-ai-training-data-facebook-instagram-public-posts
TechCrunch: https://techcrunch.com/2025/04/30/meta-launches-a-stand-alone-ai-app-to-compete-with-chatgpt/
Business Insider (Meta’s New AI App Lets You See Feed of Other People’s Conversations): https://www.businessinsider.com/meta-ai-app-social-feed-conversations-2025-5
Business Insider (Meta AI App Takes on OpenAI’s ChatGPT): https://www.businessinsider.com/meta-ai-app-chatgpt-competitor-creators-2025-4
ZDNET: https://www.zdnet.com/article/metas-new-ai-app-delivers-a-chatbot-with-a-social-media-twist/
CNBC: https://www.cnbc.com/2025/04/30/meta-launches-stand-alone-ai-app-to-take-on-chatgpt.html
About.fb.com: https://about.fb.com/news/2025/04/introducing-the-meta-ai-app/
https://www.cnbc.com/amp/2025/05/15/trump-told-tim-cook-he-doesnt-want-apple-building-iphones-in-india.html
https://www.cnbc.com/amp/2025/05/15/india-approves-apple-supplier-foxconns-433-million-chip-joint-venture.html
https://techcrunch.com/2025/05/15/trump-tells-apples-ceo-to-stop-expanding-iphone-production-in-india/
https://www.bbc.co.uk/news/articles/c8xqy8lvzl8o
https://gizmodo.com/as-trump-demands-companies-bring-jobs-to-u-s-apple-is-shifting-its-production-to-india-1851477506
https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-05-15/trump-wants-apple-to-stop-moving-iphone-production-to-india
https://www.reuters.com/technology/apple-airlifts-600-tons-iphones-india-beat-trump-tariffs-sources-say-2025-04-10/