Tech e Privacy - IV settimana di marzo2025 - EDIZIONE SPECIALE
di Claudia Giulia Ferraùto - data 2025
Questo articolo fa parte della Newsletter settimanale “Tech e Privacy”
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Questa settimana ho deciso di dedicare l’intera edizione a un solo tema. Non perché sia lungo – come la scorsa settimana con Starlink - potete recuperarlo QUI– ma perché è importante. È una storia che merita di essere seguita, e che rischia di passare sottotraccia.
Tutti guardano altrove mentre una notizia è sotto i nostri occhi.
Twitter X può controllare giornalisti e politici? La rivelazione choc di Andrea Stroppa fa riflettere
È sabato 22 marzo 2025. Mi preparo per uscire e do un’ultima occhiata a Twitter. Nella barra in alto spunta uno Spaces con Andrea Stroppa, figura di spicco nel mondo di Elon Musk, con un ruolo importante in Europa e soprattutto in Italia. Esito, ma vedo tra gli ascoltatori giornalisti che stimo e con cui ho un rapporto sulla piattaforma. La curiosità prende il sopravvento e entro. Nicola Porro sta intervistando Stroppa: si parla di Twitter X, di Musk, di Tesla. Poi la connessione salta, devo uscire e chiudo l’app. Torno sull’audio il giorno dopo: è ancora lì sulla piattaforma, registrato, ascoltato ormai da migliaia di utenti. Riparto da dove mi ero fermata. Al minuto 32, Stroppa parla e io resto di sasso. Torno indietro, riascolto. Non ci credo. In un attimo, forse di distrazione, ha detto qualcosa che mi gela il sangue: grazie al suo ruolo di azionista, può scoprire l’identità di qualsiasi utente su X, in particolare di riferisce agli utenti anonimi che lo criticano. Un’affermazione secca, impossibile da sminuire.
La rivelazione ignorata da tutti
È una notizia bomba, eppure sembra passare inosservata alle migliaia di persone che l’hanno ascoltata in due giorni. Stroppa, braccio destro di Musk in Italia, ha lasciato intendere che può accedere ai dati sensibili degli utenti. La frase assume un peso ancora maggiore se pensiamo non solo alla sua posizione nel cerchio magico di Musk, ma soprattutto se pensiamo ai tagli drastici al personale di Twitter X voluti da Musk dopo l’acquisizione. Da circa tre anni non abbiamo certezze su chi controlli cosa accade nella piattaforma.
Il lancio della notizia e lo shadow ban
Lancio la notizia su X con domande cruciali, attirando l’attenzione del Garante Privacy italiano ed europeo.
Il tweet diventa virale, ma durante la sua diffusione noto qualcosa di strano: a tratti sembra che il mio profilo e il tweet siano colpiti da shadow banning - lo shadow ban è un meccanismo digitale che rende un contenuto o un account tecnicamente presente, ma quasi invisibile. Molti me lo segnalano tramite altri canali: il tweet non si trova, il tuo profilo non si vede.
È un caso? Forse. Non lo so, ma nessuno lo sa. Perché da troppo tempo ignoriamo cosa accade sulla piattaforma, o chi su X abbia accesso a informazioni sensibili: IP, messaggi privati, dati di login, cellulari, email, geolocalizzazione tramite l’app. Non sappiamo se ci siano misure di monitoraggio sui tecnici che per ragioni di sicurezza e gestione della piattaforma hanno accesso ai nostri profili.
Quello di Stroppa era un avvertimento agli utenti critici? Una sparata? O davvero Stroppa ha, come dice, accesso a tutte le identità e quindi a tutti i nostri dati e messaggi?
Qualunque fosse l’intento, il suo legame con Musk e la sua posizione rendono l’affermazione esplosiva. E il fatto che non l’abbia ancora smentita, a distanza oramai di cinque giorni, aggrava il quadro. A questo punto, anche chi pensava fosse una spacconeria non può più ignorarla. Non si tratta di lui: la sua dichiarazione è “un allarme bomba in aeroporto”. E sì, forse è solo uno scherzo, e anzi, c’è da augurarsi che lo sia. Prima però si verificano i fatti, si verifica la sicurezza di tutto, poi si valuterà l’ipotesi di uno scherzo. Ma qui c’è poco da ridere.
Il tema ormai non è Stroppa, il problema è che se su Twitter X è così facile per alcuni, identificare account anonimi senza lasciare traccia, siamo davanti a una violazione della privacy devastante, inconciliabile con il GDPR e le normative italiane ed europee. Su X ci sono politici, giornalisti, imprenditori, istituzioni: se qualcuno può monitorali, va chiarito.
Caos senza controllo
Da quando Musk ha smantellato la vecchia struttura di Twitter, regna il caos. Su altre piattaforme digitali, gli accessi ai profili sono regolati, tracciati e motivati da sicurezza o necessità tecniche; ma chi abusa viene punito. Su X, invece, non sembrano esserci risposte chiare. La frase di Stroppa, qualunque sia il retroscena, è un’occasione per fare luce. Il Garante Privacy italiano sembra avere le mani legate, dato che Twitter ha sede in Irlanda. Questo però non gli impedisce di sollevare la questione al Garante europeo, e spero lo faccia.
Silenzio della politica e rischi per la democrazia
Al momento la politica tace. Alcuni dicono che nessuno agirà: Musk intimorisce anche chi gli cinguetta contro, e al contempo fa gola a troppi imprenditori con i suoi affari. Qualcuno per evitare di affrontare la cosa, prova ad ascrivere la frase di Stroppa a “una battuta”. Ma l’interessato non ha rilasciato smentite.
E credo che ormai, quand’anche Stroppa oggi dicesse “scherzavo”, la questione dovrebbe essere posta nell’aula parlamentare tramite un’interrogazione. In attesa che il Garante Europeo faccia qualcosa.
E se i politici e i giornalisti presenti su Twitter X fossero monitorati?
Immaginate un imprenditore, un giornalista o un politico scomodo, ma anche un politico o un giornalista o un imprenditore che si reputa interessante da avere amico e di cui quindi si vogliono scoprire dettagli utili ad avvicinarlo, monitorarlo e tracciarlo tramite l’app di Twitter X, tecnicamente è possibile? Se è così facile accedere alle identità, quindi ai dati, quindi alla geolocalizzazione, quindi ai messaggi privati: chi tutela i cittadini?
E se qualcuno obietta dicendo che oggi su TwitterX esiste la crittografia per gli utenti, va ricordato che questa è disponibile solo a pagamento per le spunte blu, è quindi un cerotto che si toglie facilmente: funziona solo se tutti gli utenti coinvolti in una chat su Twitter X hanno la spunta - basta che in un gruppo o in uno scambio a due, uno degli utenti non abbia la spunta e la crittografia cade. E in ogni caso, come tutti gli aspetti tecnici di X, non è chiaro quanto sia efficace anche tra spunte blu.
A distanza di giorni le domande nella mia lista si accumulano:
Chi controlla cosa all’interno di X?
Chi tutela politici, imprenditori e giornalisti? In una parola, i cittadini?
Chi deve intervenire per fare luce sui meccanismi della piattaforma statunitense, con sede europea in Irlanda, attiva in Italia? La Polizia Postale? Il Governo? Aspettiamo il Garante Europeo?
Un appello alla trasparenza per la tutela della democrazia
Senza trasparenza, la fiducia crolla, e con essa la democrazia.
La dichiarazione di Stroppa svela un problema strutturale: chi controlla chi su X? Non si può giocare con la sicurezza dei dati né ignorare i rischi per la privacy. È una questione che riguarda tutti, e serve una risposta chiara.
Qui c’è una notizia, una storia. E i media e la politica la stanno ignorando.
A corredo:
La prima testata a cogliere la notizia è stata Start Magazine - testata italiana di rilievo nel panorama legato alla tecnologia e alla geopolitica. L’articolo si legge QUI. Qui un estratto: “COSA HA DETTO STROPPA SUI TROLL CHE LO INSULTANO - La boutade in questione, quasi un avvertimento ai naviganti, è stata scandita mentre Stroppa rispondeva alle domande di Nicola Porro. Il giornalista, in particolare, gli aveva appena chiesto se fosse azionista di X e la risposta lascia intendere che, in quanto tale, l’uomo di fiducia di Musk che ha varcato più e più volte la soglia di Palazzo Chigi (non solo in compagnia di Elon, ma anche del fratello Kimbal che se la gira sempre vestito da cowboy) avrebbe accesso non solo alle sedi istituzionali italiane ma anche alle stanze più segrete della macchina statunitense.Impossibile comprendere dalla classica tonalità monocorde di Stroppa (...) se stesse scherzando o meno. Ma, laddove fosse uno scherzo, è davvero difficile comprendere qual è il momento in cui si ride, dato che implicherebbe che su X non esiste privacy di alcun tipo. Il solo che ride, appunto, è Stroppa, che pronuncia quell’inciso (si parlava di tutt’altro) proprio come se volesse lanciare un avvertimento ai propri detrattori.
Non sappiamo se sia giunto a destinazione. Senz’altro non ha creato l’allarme che ci si sarebbe atteso (...). Solo alcuni iscritti alla piattaforma X – dopo che Claudia Giulia Ferrauto per prima su X ha colto la gravità della dichiarazione di Stroppa, lanciando la notizia, appellandosi al Garante italiano ed europeo della Privacy e ponendo fin da subito le domande fondamentali: “Se può accedere così facilmente alle identità potrà leggere anche i DM (mi sembra il minimo) Era una boutade? Diceva sul serio? Era una minaccia per tutti? Scherzava ma non ha riso nessuno? Il tono in ogni caso era serio” – hanno raccolto e rilanciato con stupore le parole del referente italiano di SpaceX, di cui tanto peraltro si è parlato anche nei palazzi del potere romani per via di Starlink e dei rischi, paventati da alcuni, di orecchie esterne che potrebbero essere all’ascolto laddove il governo italiano affidasse la commessa alla società privata statunitense.“
Successivamente ne ha scritto DAGOSPIA, testata tra le più lette - forse la più letta in assoluto - dall’alta politica e dalla grande finanza. Il pezzo è QUI.Qui un estratto:”COSA INTENDEVA L’HACKER FROM TORPIGNATTARA QUANDO HA DETTO “BELLISSIMO QUANDO MI INSULTANO SU X CON GLI ACCOUNT ANONIMI…POTREI TROVARLI”? SI RIFERIVA ALLE SUE ABILITÀ INFORMATICHE OPPURE LA VICINANZA A MUSK GLI CONCEDE DEI “PRIVILEGI” PARTICOLARI? STROPPA, IN UNA CHIACCHERATA CON NICOLA PORRO, HA ANCHE CONFESSATO DI ESSERE AZIONISTA DELL’EX TWITTER: È FORSE QUELLO STATUS CHE COMPORTA L’ACCESSO A INFORMAZIONI PRIVATE? NON SAREBBE ETICO, NÉ LEGALE”
Can Twitter X control journalists and politicians? Andrea Stroppa’s shocking revelation gives pause for thought
It’s Saturday, March 22, 2025. I’m getting ready to head out and take one last look at Twitter. At the top of the screen, I spot a Spaces session featuring Andrea Stroppa, a key figure in Elon Musk’s orbit, with a prominent role in Europe, especially Italy. I hesitate, but then I notice some journalists I admire - people I’ve connected with on the platform - among the listeners. Curiosity wins out, and I join. Nicola Porro is interviewing Stroppa: they’re talking about Twitter X, Musk, and Tesla. Then my connection drops, I have to leave, and I close the app. The next day, I return to the audio: it’s still there, recorded on the platform, now heard by thousands. I pick up where I left off. At the 32-minute mark, Stroppa says something that stops me cold. I rewind and listen again. I can’t believe it. In a fleeting moment - maybe a lapse - he drops a bombshell: thanks to his role as a shareholder, he can uncover the identity of any user on X, specifically mentioning anonymous accounts that criticize him. It’s a stark claim, impossible to brush off.
A revelation everyone ignores
It’s explosive news, yet it seems to fly under the radar for the thousands who’ve heard it over two days. Stroppa, Musk’s right-hand man in Italy, hinted he can access users’ sensitive data. The statement hits harder when you consider not just his place in Musk’s inner circle, but also the drastic staff cuts at Twitter X that Musk pushed through after the acquisition. For about three years, we’ve had no clarity on who controls what happens on the platform.
Breaking the news and the shadow ban
I post the story on X with pressing questions, drawing the attention of Italy’s and Europe’s privacy regulators. The tweet goes viral, but as it spreads, something strange happens: at times, it feels like my profile and the tweet are being shadow-banned, a digital tactic that keeps content or accounts technically present but nearly invisible. People reach out through other channels to confirm: “Your tweet’s nowhere to be found, your profile’s gone dark.”
Is it a fluke? Maybe. I don’t know, and neither does anyone else. For too long, we’ve turned a blind eye to what’s happening on the platform—or who on X has access to sensitive info like IP addresses, private messages, login details, phone numbers, emails, and geolocation via the app. We have no idea if there are oversight measures for the technicians who, for security or platform management reasons, can tap into our profiles.
Was Stroppa’s comment a warning to critics? A boast? Or does he really have, as he claims, access to every identity- and thus all our data and messages? Whatever his intent, his ties to Musk and his position make the statement dynamite. And the fact that he hasn’t retracted it five days later only makes it worse. By now, even those who dismissed it as bravado can’t ignore it. This isn’t about him anymore: his words are “a bomb scare at an airport.” Sure, it might be a joke - and let’s hope it is - but first, you verify the facts, secure everything, and only then consider it a prank. There’s little to laugh about here.
The issue isn’t just Stroppa. The real problem is this: if some people on Twitter X can so easily identify anonymous accounts without a trace, we’re facing a devastating privacy breach -one that clashes with GDPR and Italian and European laws. Politicians, journalists, entrepreneurs, and institutions are on X: if someone can spy on them, we need answers.
Uncontrolled chaos
Since Musk gutted Twitter’s old structure, chaos has taken over. On other digital platforms, profile access is regulated, tracked, and justified by security or technical needs; abusers face consequences. On X, clear answers are nowhere to be found. Stroppa’s remark, whatever’s behind it, is a chance to shine a light. Italy’s Privacy Authority seems powerless since Twitter is based in Ireland, but that shouldn’t stop it from escalating the issue to the European regulator - and I hope it does.
Political silence and risks to democracy
For now, politicians are mum. Some say no one will act: Musk intimidates even his loudest critics on the platform, while his business ventures tempt too many entrepreneurs. A few try to chalk Stroppa’s comment up to “a joke” to avoid dealing with it. But he hasn’t issued a denial.
Even if Stroppa came out today and said, “I was kidding,” I think this should still be raised in parliament through a formal inquiry - while we wait for the European regulator to step in.
What if politicians and journalists on Twitter X are being monitored? Imagine an inconvenient entrepreneur, journalist, or politician, or one deemed worth befriending, whose details someone wants to uncover, track, and monitor via the Twitter X app. Is that technically possible? If it’s so easy to access identities, and thus data, geolocation, and private messages: who’s protecting citizens?
And if someone points out that Twitter X now offers encryption for users, let’s be clear: it’s only available to paid blue-check subscribers. It’s a flimsy fix that falls apart easily, it works only if everyone in a chat has a blue check. If even one person in a group or a two-way exchange doesn’t, the encryption collapses. And anyway, like all technical aspects of X, it’s unclear how effective it is even among blue-check users.
Days later, my list of questions keeps growing:
Who’s controlling what inside X?
Who’s protecting politicians, entrepreneurs, journalists, in a word, citizens?
Who needs to step in to clarify the workings of this U.S. platform, with its European base in Ireland, operating in Italy? The Postal Police? The government? Are we just waiting for the European regulator?
A call for transparency to safeguard democracy
Without transparency, trust crumbles and democracy with it.
Stroppa’s statement lays bare a structural flaw: who’s watching whom on X? You can’t gamble with data security or ignore privacy risks. This affects everyone, and we deserve a straight answer.
There’s a story here, real news. And the media and politicians are letting it slip by.
Additional Notes:
The first outlet to pick up the story was Start Magazine, a prominent Italian publication known for its coverage of technology and geopolitics. The article can be read HERE. Here’s an excerpt: “What Stroppa said about the trolls insulting him: The remark in question, almost a warning to users, came as Stroppa responded to Nicola Porro’s questions. The journalist had just asked if he was an X shareholder, and his answer suggests that, as such, Musk’s trusted man—who has crossed the threshold of Palazzo Chigi multiple times (not only with Elon but also with his brother Kimbal, always dressed as a cowboy)—has access not just to Italian institutional venues but also to the innermost workings of the U.S. machine. It’s impossible to tell from Stroppa’s usual monotone (...) whether he was joking or not. But if it was a joke, it’s hard to pinpoint the punchline, as it would imply that X has no privacy whatsoever. The only one laughing, it seems, is Stroppa, who dropped that aside (they were discussing something entirely different) as if he meant to send a message to his detractors.
We don’t know if it hit its mark. It certainly didn’t spark the alarm you’d expect (...). Only a few X users - after Claudia Giulia Ferrauto first flagged the gravity of Stroppa’s statement on the platform, breaking the news, appealing to the Italian and European Privacy Authorities, and immediately raising the key questions: ‘If he can access identities that easily, can he also read DMs? (That seems like the least of it.) Was it a throwaway line? Was he serious? Was it a threat to everyone? Was he joking, but no one laughed? His tone, either way, was dead serious’- picked up and shared the words of SpaceX’s Italian point man with astonishment. Stroppa has been a frequent topic in Rome’s halls of power, especially regarding Starlink and the risks some fear of foreign ears listening in if the Italian government were to award the contract to the U.S. private company.”
Later, Dagospia, one of Italy’s most-read outlets - perhaps the most-read among top politicians and financiers - covered it. The piece is HERE. An excerpt:“What did the ‘hacker from Torpignattara’ mean when he said, ‘It’s great when they insult me on X with anonymous accounts... I could find them’? Was he referring to his hacking skills, or does his closeness to Musk grant him special ‘privileges’? Stroppa, chatting with Nicola Porro, also admitted to being an X shareholder: does that status come with access to private information? That wouldn’t be ethical or legal.”
Analista indipendente, opero con passione per la verità e l’informazione, tutelata dall’articolo 21 della Costituzione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dopo il praticantato, ho scelto di cancellarmi per coerenza etica in relazione ad esperienze con figure istituzionali. Laureata con lode in Architettura e Urbanistica, ho affinato la mia analisi tra studi professionali, cantieri navali e ricerca tecnologica. Ho collaborato con testate come Il Foglio, L’Espresso e Il Sole 24 Ore, contribuendo con articoli e analisi. Da tre anni curo una rubrica di tecnologia negli spazi dell’Istituto Bruno Leoni, approfondendo temi di innovazione e analisi. Co-autrice e curatrice del libro Intelligenza Artificiale: cos’è davvero con prefazione di Piero Angela, per Bollati Boringhieri.