Siamo arrivati alla prima newsletter del mese di marzo 2025!
Continua la crescita della community, che somiglia sempre più a un salotto letterario.
È interessante osservare la distribuzione geografica degli iscritti - pur restando un numero elitario paragonabile a quello di un’aula magna universitaria - si estende in diverse parti del mondo.
L’Italia ovviamente guida la classifica, seguita da Francia e Germania, subito dopo Gran Bretagna e Svizzera, e poi Stati Uniti, Thailandia e Australia. Anche le visualizzazioni sono in crescita: circa 30 volte quello degli iscritti.
Vi ringrazio per il vostro interesse e sostegno.
Prima di entrare nel vivo della newsletter, due curiosità che mi hanno segnalato:
In una precedente uscita, ho pubblicato un articolo su Musk con un’angolazione molto particolare e soggettiva. Sembra che sole 48 ore dopo, un collettivo abbia pubblicato un articolo che ribatteva punto per punto quel mio stesso approccio.
Nella scorsa newsletter ho introdotto Il Glossario, per introdurre di volta in volta alcuni termini, ma la cosa curiosa è che quattro giorni dopo, il 2 marzo, una delle più grandi riviste di tecnologia al mondo, TechCrunch, ha creato la voce “glossario”nel proprio sito.
Sono allineamenti curiosi che a volte capitano nel mondo digitale. A tutti è noto che un collettivo - dove collaborano tante persone per fare un numero di post di volume simile a quello che in questa sede crea una singola professionista - per sua natura, è sempre attento a citare sia le fonti che gli spazi di ispirazione. E certo una testata famosa come TechCrunch non va alla ricerca d’ispirazione scovando chissà quali idee in una piccola newsletter indipendente e sconosciuta al grande pubblico.
Insomma, due straordinarie coincidenze.
Resta però il fatto che entrambe le cose sono apparse prima qui, per poi riaffiorare tempestivamente altrove. E siccome un mio caro amico penalista mi ripete sempre “facts are facts”, evidentemente nel suo piccolo questa pubblicazione offre analisi e approcci originali che fanno eco. A conferma del fatto che la giovane newsletter che avete scelto di seguire, può essere considerata trendsetter di contenuti e analisi del mondo della tecnologia.
Bravi voi ad averla scelta! E grazie.
E ora, entriamo nel vivo della newsletter!
Questa settimana, affrontiamo temi di grande impatto che stanno cambiando il panorama tecnologico e geopolitico mondiale.
Iniziamo con una mossa che sta facendo molto discutere: Donald Trump ha lanciato la Crypto Strategic Reserve USA, un’iniziativa che integra criptovalute come Bitcoin ed Ethereum nelle riserve strategiche americane. L’obiettivo è fare degli Stati Uniti la “capitale cripto” globale, con Bitcoin che ha toccato i 93.000 dollari. Ma le criptovalute, con la loro volatilità, l’alto consumo energetico, e alcune implicazioni poco chiare, sollevano molti dubbi.
Restando negli Stati Uniti - come ormai saprete - Google a febbraio ha deciso di modificare la sua politica sull’intelligenza artificiale, aprendo la porta all’uso dell’IA per scopi militari, come le armi autonome. Il 3 marzo, l’ex responsabile della privacy di Google, Peter Fleischer, ha alzato la voce contro questa scelta, accusando l’azienda di tradire i suoi principi etici. Si tratta infatti di cambiamento che non solo solleva interrogativi etici, ma apre la strada a scenari inquietanti per la sicurezza globale.
In Italia, restando nel tema dell’intelligenza artificiale, siamo di fronte a una fase cruciale: sono aperte alla consultazione le Linee Guida sull’adozione dell’intelligenza artificiale nelle Pubbliche Amministrazioni, fino al 20 marzo 2025. L’intento è quello di garantire un’adozione sicura ed etica dell’IA, ma i “progetti pilota” in corso, come ad esempio l’analisi fiscale dell’Agenzia delle Entrate tramite AI, mettono in evidenza le criticità che ad ampio spettro potranno riguardare, la sicurezza, la formazione del personale e la governance. Senza una chiara gestione dello strumento, l’AI rischia di restare solo un’illusione tecnologica, o peggio.
Ci spostiamo poi su un tema scottante che riguarda, seppur diversamente, sia gli Stati Uniti che l’Italia: il progetto “Direct-to-Cell” di T-Mobile e Starlink. Lanciato negli States nel dicembre 2024, il servizio usa i satelliti Starlink per offrire connettività mobile in aree rurali e remote, eliminando le zone morte senza la necessità di hardware aggiuntivo. In Italia, questo potrebbe presto rappresentare una vera rivoluzione per le aree più isolate, ma solleva anche molte questioni tecniche, di sovranità digitale - e considerati i fatti recenti - anche geopolitiche.
Per concludere, un progetto che ci riporta alle radici dell’innovazione culturale: LIA (Leonardo Innovation Archives). Lanciato da poco, questo ambizioso progetto digitalizza oltre 500.000 documenti storici di Leonardo S.p.A., rendendoli democraticamente accessibili a chiunque online. Un esempio di come l’innovazione tecnologica possa preservare e valorizzare il nostro patrimonio industriale e culturale, proponendo una visione dell’umanesimo tecnologico che unisce passato e futuro.
Cinque temi che ci pongono davanti alle sfide e alle opportunità che la tecnologia sta creando, tra etica, economia, sicurezza e cultura. Un viaggio attraverso le trasformazioni che ci coinvolgono, oggi più che mai.
Novità: per rendere più agevole la lettura di ogni pezzo, gli articoli sono pubblicati singolarmente per poterli tenere comodamente sottomano.
Essere iscritti alla newsletter avrà quindi il vantaggio di tenere le fila di un mondo di notizie, con una sola email, ma con la praticità di sfogliare direttamente ogni articolo che vi interessa, come un vero settimanale!
Qui di seguito trovate ogni tema con il suo titolo e il link all’articolo.
Crypto Strategic Reserve: il lato oscuro del lancio di Trump
La critica di Peter Fleischer alla nuova direzione etica dell'AI di Google
Starlink vs T-Mobile: la battaglia per la telecomunicazione mobile e le alternative emergenti
Il Glossario: in questo numero parliamo di “Trendsetter” e vi faccio scoprire due nomi famosi che secondo me molti di voi non conoscono!
Nota informativa:
Per rendere il testo più pulito, ho utilizzato un editor AI per individuare refusi e typo, sempre sotto la mia supervisione. Lo fanno tutti, ma chissà perché lo scrivo solo io che poi riesco comunque a disseminare refusi ovunque!